Recensione: LA TERAPIA DEL RESPIRO di Silvia Bifferale

La terapia del respiro di Silvia Biferale è un libro che si snoda dentro i labirinti del nostro sentire più intimo, nascosto e silenzioso.
Il corpo mosso dal respiro è il protagonista di queste pagine osservato sia nell’ambito terapeutico sia in quello espressivo musicale. Il movimento del respiro diventa strumento e materia della conoscenza di sé oltre che esperienza di cura del corpo stesso.
Il libro è rivolto a terapeuti, cantanti, musicisti e professionisti della voce ma, parlando di un aspetto così intimo e naturale come il respiro, a chiunque interessato alle valenze profonde che il respiro può dischiudere in ciascuno di noi.
Il libro si articola in quattro parti, dove nelle prime due si affronta il tema del movimento del respiro sul versante fisiologico sulle funzioni corporee come l’appoggio, il sostegno e la postura; nella terza parte si analizza il ruolo del respiro riguardo al suono e alla voce viaggiando nella complessità delle articolazioni di cui è costituita la complessità dell’espressione di sé; nella quarta parte infine il respiro fa da guida principale nella strutturazione dei processi di apprendimento musicale a partire dalla primissima infanzia.
Il corpo è sempre il protagonista, come indicano le recenti ricerche neuroscentifiche e il respiro prepara alla recettività che precede ogni atto creativo stabilendo un contatto tra il musicista e la musica ancor prima che questa sia udibile.
Si parla di multisensorialità come un sentire globale che non include solo l’ascolto ma tutti i sensi e le percezioni corporee emergenti: “sentire” e “sentirsi sentire” come processo di strutturazione consapevole del sé corporeo.
Il movimento del respiro in tutto questo, scandisce il tempo della presenza del suono durante il silenzio così che l’ascolto diventa l’altro protagonista di queste pagine con tutte le proprie valenze terapeutiche, espressive proprie del silenzio.
Quest’ affascinante libro rappresenta un possibile cammino interiore nella relazione d’ascolto prima che l’idea diventi suono e intensione gestuale, un silenzio non privo di vita attraverso il quale il corpo si prepara ad accogliere e ad esprimere il suono stesso.
In un tempo come il nostro dove facilmente si smarriscono il senso e il valore del proprio sentire nel “qui e ora” ritornare all’ascolto del respiro rappresenta la possibilità di sintonizzarsi intimamente con questo specifico movimento continuo cogliendone tutte le sfumature e le risonanze.
Ecco perché suggerisco la lettura di questo libro che ci permette di uscire dal torpore di un ascolto personale e musicale spesso tecnicistico e distante dal sentire profondo e capace di preparare il corpo stesso a percepire e a percepirsi in un udibile intimo e profondamente vitale.
Alessandra Seggi
SILVIA BIFERALE è terapista della riabilitazione e specializzata come terapeuta del respiro secondo la teoria di Ilse Middendorf oltre che responsabile per l’Italia della formazione europea Atem-Tonus-Ton, e didatta della Audiation Institute sull’apprendimento musicale secondo la Music LearningTheory di E. Gordon
La terapia del respiro, Ed. Astrolabio, 2014, Roma